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Chiudi gli occhi e vedrai.

La musica delle piante, lo yoga e i ciechi

Sono Tiziana, pratico yoga da piu di quarant’anni.

Sono una donna fortunata: insegno Yoga a ciechi e ipovedenti.

Dalla vita ho ricevuto un dono bellissimo: nascere sana e vedente da una madre ipovedente.  Non è una provocazione, né un esercizio di gratitudine spicciola.

Non credo sarei arrivata a studiare e creare il mio metodo per insegnare Yoga a chi non vede da un’altra esperienza di vita.

Il mio mondo e la mia impresa, Yogabar ( www.yoga-bar.it) porta nel mondo dello yoga, forte e chiaro, il senso dell’inclusione, partendo dall’includere la disabilità visiva.

Mia madre, che vedeva il mondo principalmente attraverso l’olfatto, il tatto e l’udito mi ha insegnato il piacere di conoscere attraverso i sensi. Crescere con lei mi ha abituata a descrivere, a chiudere gli occhi e a sentire: sono nati così i corsi di Yoga inclusivo e accessibile

Classi di yoga da praticare in ascolto, inclusive alla disabilità visiva.  Classi di yoga con una narrazione precisa.

Il tappeto sonoro che accompagna queste lezioni è importante. 

Deve aiutare, non ostacolare. 

Deve essere presente come stimolo sensoriale, ma non essere preponderante. 

Per tanto tempo ho cercato la “musica” giusta senza trovarla. Qualsiasi musica io scegliessi interferiva, occupava spazio. Ho cercato tanto, ma nessuna musica andava davvero bene.

Poi ho scoperto la Musica delle Piante e tutto ha preso forma in modo più armonioso.

Utilizzo da qualche anno per la pratica con i ciechi la Musica delle Piante: ho scoperto così il tappeto sonoro  perfetto per le mie lezioni.

 Usare la Musica delle Piante nella pratica yoga con i ciechi è un esperimento quotidiano. 

Le piante che utilizzo per lo yoga e la meditazione comunicano in  modo sorprendente: seguono il ritmo della pratica e si accordano allo stato d’animo del gruppo.

Ho un’impressione, che man mano diventa una certezza: le piante e il mondo dei ciechi hanno molto da dirsi.

Quando insegno ad un gruppo che comprende persone non vedenti e ipovedenti, percepisco la Musica delle Piante come una mano tesa, un aiuto che dal mondo vegetale arriva a noi,  un gruppo che non vede ma sente in modo diverso e, vorrei dire, più intenso. 

C’è silenzio quando serve, vivacità quando occorre: le piante si adattano e creano la musica giusta.

Come professionista non potrei trovare musica che si addice di più alla pratica: non ho necessità di preoccuparmi del ritmo o di collegarmi alla tecnologia. La musica va da sé ed e’ sempre giusta.

Semplicemente la sonorità segue il flusso della nostra energia di gruppo: lo trovo straordinario.

La stessa cosa non si replica allo stesso modo con le persone che vedono  e questo mi dice che le piante si adattano nella comunicazione percependo l’interlocutore e adattandosi. Stupefacente, no?

Arriviamo allo strumento che utilizzo, Bamboo M: fantastico per me, non adatto ai ciechi perché non  accessibile, perché privo di segnali sonori o bottoni in rilievo.

Quando l’ho acquistato anni fa e fatto provare ai ciechi ci siamo detti fosse un peccato che un device così straordinario non fosse accessibile. 

Così in questi anni, ho portato questo messaggio ai produttori ( se mi conosci , raccontando loro la mia e nostra esperienza di gruppo con disabilità visiva, chiedendo un device più accessibile, da usare ad occhi chiusi.

Credevo che il desiderata fosse rimasto li… e invece NO.

Quest’estate ho organizzato un Retreat inclusivo per i miei allievi per il Solstizio d’Estate in cui era previsto un seminario dedicato alla comunicazione con il mondo vegetale.

 Il workshop aveva al centro la sperimentazione: abbiamo accarezzato le piante e abbiamo meditato, cullati dal loro suono. Abiamo osservato come le diverse piante, emetterssero sonorità diversa a seconda di come venivano toccate o pensate. A latere del workshop una bellissima sorpresa:  la presentazione totalmente inattesa ed emozionate di un device accessibile e utlizzabile in autonomia dai ciechi.

Ginko, lo strumento accessibile era arrivato, era li per noi da provare!. 

Ne abbiamo testato live l’accessibilità  ed è stato subito un successo: Bellissimo! Ginko, il nuovo device di Music of the Plants è accessibile a occhi chiusi, facile da usare: insomma , perfetto per noi.  Lo abbiamo acquistato subito in prevendita e siamo stati anche felici del prezzo!.

Ricevere il regalo di questo device accessibile durante il seminario  è stato un momento bellissimo (mi sono commossa!)  e credo sia l’inizio di una nuova avventura.

Orizzonti che si aprono per l’esplorazione della comunicazione con il mondo vegetale a occhi chiusi. 

Sento che il mondo vegetale canta con più forza per il mondo di chi non vede: come se la “ divinità pianta” nella sua saggezza, sentisse e si adattasse ad una percezione sensoriale diversa da quella che noi vedenti consideriamo “normale”

Auspico e credo possa essere  l’inizio di un viaggio di scoperta: perché da oggi la Musica delle Piante, non risuona solo nel mio studio  per andare nelle altre case sparse in tutta Italia, ma anche live nelle stanze delle persone  che hanno acquistato Ginko e che si collegano alle mie lezioni ,in un concerto che ci unisce ancora di più, 

Con Ginko la Musica delle Piante entra anche nella casa di chi non vede e credo che i risultati saranno sorprendenti.

Sono curiosa della strada che percorreremo, e  felice del viaggio.

Stay tuned.